Un forum ha unito le esperienze italiane a quelle nate in Burkina Faso
Continua la narrazione per il gruppo di giovani piacentini dell’Officina di Mediattivismo ambientale che lo scorso 15 Febbraio si è ritrovato a condividere idee ed opinioni in uno scambio giovanile internazionale con la città di Ouagadougou in Burkina Faso. Come parte integrante del progetto “Comunicare la città sostenibile” il partenariato è stato lanciato, grazie alla collaborazione della ONG Fondazione Acra, per stimolare, sensibilizzare e rilanciare il tema della sostenibilità e dei sistemi alimentari urbani tra gruppi di giovani nei due territori e che prevede possibilmente l’adesione del Comune di Piacenza al Milano Urban Food Policy Pact (MUFPP).
Più precisamente il patto di Milano per la politica alimentare urbana, firmato il 15 Ottobre 2015 a Milano da oltre 100 città, è stato il risultato di un lungo percorso di attività annunciato nel febbraio 2014 presso il vertice C40 di Johannesburg che ha visto coinvolte importanti organizzazioni internazionali e più di 40 città di tutti i continenti.
Ad oggi il patto conta più di 184 città firmatarie in tutto il mondo e dal 2016 in poi, ogni anno, è stato organizzato un forum regionale e/o globale che raccontasse e condividesse esperienze da tutto il mondo coinvolgendo città e aree metropolitane che affrontano le stesse sfide giorno dopo giorno. In questa prospettiva, i Fori Regionali del MUFPP sono una formidabile espressione della diversità e della vivacità regionale delle città del Patto di Milano come quello di quest’anno organizzato a Ouagadougou dal 15 al 19 Febbraio 2021.
La prima giornata del forum ha quindi coinvolto da subito i giovani partecipanti del corso riunendo di fatto le due città (Piacenza e Ouagadougou) su temi di fondamentale importanza al giorno d’oggi. Il workshop ha visto la presenza di oltre 23 giovani Burkinabè ed europei sulla piattaforma online Zoom dove sono stati condivise esperienze e proposte sulle politiche alimentari locali. Tema centrale è stato però il ruolo dei giovani e dei movimenti sociali nell’ambito della sostenibilità domandandosi sul modo in cui possono contribuire allo sviluppo di sistemi agroalimentari locali e sull’incentivare le autorità locale a fare di più nella lotta al cambiamento climatico.
I Cosmonati e 5 progetti del Burkina Faso: ecco gli elementi centrali
Lo scambio è risultato essere estremamente interessante in quanto sono state raccontate da un lato le esperienze dell’associazione di Promozione Sociale Cosmonauti che dal 2015 si occupa di promuovere e far partecipare i cittadini alla costituzione e al mantenimento di orti condivisi e dall’altro gli interventi di la presentazione di 5 progetti giovanili di ragazzi di Ouagadougou. Grazie all’incontro i giovani hanno potuto osservare diverse iniziative e progetti semplici ma innovativi che si sono sviluppati nelle due rispettive città nel contesto della sicurezza alimentare e della protezione dell’ambiente.
La somma di queste esperienze ha aperto un vero e proprio dialogo tra i partecipanti sul lavoro che c’è ancora molto da fare su questo tema e quanto essi siano motivati nel trovare le giuste soluzioni. Proprio grazie alle presentazioni dei progetti burkinabè sono emersi quattro elementi principali:
• Incoraggiare nel settore della produzione l’orticoltura urbana con tecniche agro ecologiche a tutti i livelli, soprattutto nelle famiglie e negli orti comunitari, per garantire l’accesso alla verdura fresca. È essenziale recuperare gli spazi verdi nelle città per la rigenerazione urbana e il rimboschimento collettivo. È inoltre necessario promuovere la formazione e lo scambio di conoscenze tra i produttori, anche utilizzando strumenti digitali dove gli agricoltori sono giovani;
• Nel settore della distribuzione di prodotti locali e sostenibili è importante sfruttare le opportunità tecnologiche con la promozione degli e-market ma anche rafforzare i più tradizionali canali di vendita dei prodotti contadini, sviluppando ulteriormente i mercati notturni.
• In termini di consumo, dobbiamo concentrarci sulla sensibilizzazione dei cittadini e sottolineare l’impatto di una buona alimentazione sulla salute e sulla longevità con mezzi come i social network.
• Nella gestione dei rifiuti, è necessario rafforzare il riutilizzo della plastica e la riduzione dello spreco alimentare nei meccanismi di supporto per i gruppi vulnerabili.
A livello globale, i sistemi alimentari urbani sostenibili sono un’opportunità di lavoro, occupazione e sviluppo per i giovani nelle città africane ed europee, a cui i giovani possono essere coinvolti ma anche stimolati a contribuire. E’ importante infine sottolineare che è essenziale promuovere uno sviluppo sostenibile ed equo per tutta la popolazione mondiale, la quale per il 50% si ritrova oggi giorno a vivere nelle aree urbane – una percentuale che dovrebbe raggiungere quasi il 70% entro il 2050 – e garantire il diritto al cibo a tutti i cittadini.
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