Quando interrare un bulbo è «come innescare una bomba ad orologeria carica di speranza»
In una scuola travolta dall’ondata pandemica, l’anno scolastico 2020/21 ha visto l’introduzione inaspettata del curriculum trasversale di educazione civica volto a “promuovere comportamenti improntati a una cittadinanza consapevole, non solo dei diritti, dei doveri e delle regole di convivenza, ma anche delle sfide del presente e dell’immediato futuro”( D.M 35 del 22/06/2020). Il concetto di cura di sé, dell’ambiente e della comunità è entrato prepotentemente all’interno delle mura scolastiche.
Che senso hanno dato le scuole a quanto stava succedendo? E’ stato definito ‘learning loss’, il mancato apprendimento dal punto di vista delle competenze cognitive, ma anche socio-emozionali e fisiche dovuto alla condizione di isolamento ,come le scuole hanno dato risposta alla disconessione educativa? Quali strumenti sono stati messi a disposizione delle bambine e dei bambini?
Nell’ambito del progetto “ Tra corpo e Territorio” frutto della coprogettazione tra scuole primarie, Comune di Piacenza – Ufficio politiche educative e ACRA ,sono stati sperimentati alcuni percorsi finalizzati ad offrire nuove opportunità di socializzazione e apprendimento all’aperto alle bambine e ai bambini nella fascia d’età 6-10. Ispirati dal concetto di comunità educante, le coprogettazioni hanno tessuto relazioni con le associazioni di promozione sociale presenti sul territorio per proporre inedite proposte educative negli spazi di prossimità : i cortili scolastici.
Ecco dove sono nati i Cortili Scolastici “rivisitati”
Sono 5 le scuole primarie attraversate dai progetti pilota : Taverna, Don Minzoni, Vittorino da Feltre, Mucinasso e Alberoni. L’apprendimento attraverso il movimento spontaneo e l’educazione alla cittadinanza globale hanno orientato i laboratori . A partire dai contesti specifici, equipe di docenti sono state coinvolte in un processo di co-progettazione di interventi educativi accomunati dall’ideazione partecipata di spazi all’aperto in grado di proporsi come luoghi di apprendimento sfidanti.
Sebbene avviata in modalità a distanza, le docenti delle scuole primarie sono state coinvolte in un ciclo di formazione continua sui temi dell’apprendimento all’aperto e dell’orticoltura didattica orientati all’educazione alla cittadinanza globale guidati dall’equipè di Ahttps://www.acra.it/it/CRA e dell’associazione di promozione sociale I Cosmonauti. Maestre e famiglie sono state coinvolte nell’organizzazione di un orto didattico presso la scuola Mucinasso , sperimentando in prima persona, in un reale processo di learning by doing, le diverse tecniche di lavorazione del suolo, l’organizzazione di aree attrattive per gli insetti impollinatori e perfino il montaggio di un sistema di irrigazione goccia a goccia .
Le bambine e i bambini delle classi seconde e terze della scuola Mucinasso e quinte della scuola Alberoni invece hanno dato vita accompagnati dall’associazione Fuori Serie e dagli artisti esperti del servizio di salute mentale , a dei giochi murali frutto della progettazione partecipata con le classi.
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Si scopre allora che riqualificare i cortili scolastici , significa permettere ai bambini di riappropriarsi degli spazi per farli diventare non solo luoghi ricreativi ma in primis di socializzazione , perché non “si impara da soli, ma insieme con la mediazione del mondo” (P.Freire).